A Casa di... Roberta di Make Your Home
Architetto e blogger, Roberta Borrelli racconta il suo nido-loft nordico. Commenta e vinci Smeg!
A Milano Roberta ha trovato il suo angolo felice per abitare con il figlio Angelo. Si tratta di un loft ristrutturato da appena un anno, piccolo, ma molto accogliente, dove si respira un’aria serena.
Roberta è un architetto che da cinque anni racconta il suo approccio alla professione, nonché novità e trend nel campo del design, attraverso il suo blog “MakeYourHome”.
“Per far convivere la mia indole da sognatrice con quella tecnica da architetto, ho iniziato a scrivere piccole favole che dimostrano come dietro ogni casa si nasconde una storia unica”. Così si presenta sul suo blog.
«È vero. Il mio mestiere è fare case, ma scrivere mi piace molto e raccontare la mia professione a chi come me ama gli interni è un’attività a cui non potrei rinunciare» . Più architetto o più blogger? «Dipende dal momento, ma di certo comunicare la propria identità creativa nel web è sempre più importante per gli architetti».
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A casa di… vuole celebrare personalità di spicco del panorama culturale e creativo italiano. L’articolo era collegato ad un concorso: lasciando un commento era possibile vincere un tostapane e un bollitore di Smeg. Il concorso si è concluso il 9 marzo 2018 alle ore 14. Puoi leggere il regolamento qui.
Roberta è un architetto che da cinque anni racconta il suo approccio alla professione, nonché novità e trend nel campo del design, attraverso il suo blog “MakeYourHome”.
“Per far convivere la mia indole da sognatrice con quella tecnica da architetto, ho iniziato a scrivere piccole favole che dimostrano come dietro ogni casa si nasconde una storia unica”. Così si presenta sul suo blog.
«È vero. Il mio mestiere è fare case, ma scrivere mi piace molto e raccontare la mia professione a chi come me ama gli interni è un’attività a cui non potrei rinunciare» . Più architetto o più blogger? «Dipende dal momento, ma di certo comunicare la propria identità creativa nel web è sempre più importante per gli architetti».
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A casa di… vuole celebrare personalità di spicco del panorama culturale e creativo italiano. L’articolo era collegato ad un concorso: lasciando un commento era possibile vincere un tostapane e un bollitore di Smeg. Il concorso si è concluso il 9 marzo 2018 alle ore 14. Puoi leggere il regolamento qui.
Circa un anno fa Roberta ha deciso di trasferirsi a Milano.
Tra le ragioni certamente quelle lavorative, perché la mole di lavoro nell’area milanese era sempre più consistente. Ma anche la voglia di tornare a vivere in città, dopo anni vicino al mare, si è fatta sentire.
Scegliere la casa per un architetto non è assolutamente semplice, ancor più in una realtà immobiliare come Milano, dove le case hanno costi abbastanza elevati, sono spesso in cattivo stato e di piccole metrature.
Tra le ragioni certamente quelle lavorative, perché la mole di lavoro nell’area milanese era sempre più consistente. Ma anche la voglia di tornare a vivere in città, dopo anni vicino al mare, si è fatta sentire.
Scegliere la casa per un architetto non è assolutamente semplice, ancor più in una realtà immobiliare come Milano, dove le case hanno costi abbastanza elevati, sono spesso in cattivo stato e di piccole metrature.
Roberta è architetto di professione, da qualche anno però gestisce anche MakeYourHome, un blog di progettazione d’interni in cui canalizzare idee, consigli e soluzioni progettuali.
Il progetto di ristrutturazione di questo appartamento è stato realizzato dalle ragazze di Lascia la Scia, un collettivo di architetti tutto al femminile. Sono state loro a mettere prima in contatto i proprietari con Roberta e dopo l’acquisto a trasformare il bilocale in cattivissimo stato (così si presentava l’appartamento fino ad un anno fa) nel luminoso open space di oggi.
Oltre ad avere uno stile che ben rappresenta la morbidezza e la delicatezza che Roberta ama particolarmente, la casa è stata dimensionata in modo da sposarsi benissimo con le sue esigenze: una zona giorno spaziosa e fruibile contemporaneamente da lei e il suo bambino e un soppalco su cui è collocata la zona notte e in cui può rifugiarsi se volesse ritagliarsi uno spazio tutto suo.
Oltre ad avere uno stile che ben rappresenta la morbidezza e la delicatezza che Roberta ama particolarmente, la casa è stata dimensionata in modo da sposarsi benissimo con le sue esigenze: una zona giorno spaziosa e fruibile contemporaneamente da lei e il suo bambino e un soppalco su cui è collocata la zona notte e in cui può rifugiarsi se volesse ritagliarsi uno spazio tutto suo.
All’ingresso una parete, decorata con stampe, foto e scritte, divide il resto della casa dalle zone di servizio, bagno e lavanderia.
Superato il primo vano d’ingresso si ci trova in questo ambiente unico che presenta una cucina ampia e ben organizzata e un tavolo allungabile in cui si può mangiare anche in dieci. Non male per un loft così piccolo! Le sedie pieghevoli aggiuntive sono nascoste in un soppalco in quota ricavato nella zona di ingresso, dove sono riposti anche altri oggetti di uso non quotidiano.
La cucina combina la semplicità del bianco al calore del legno. È spaziosa – fondamentale per una mamma che cucina spesso – e poi il piano a induzione e il forno con blocco di apertura rendono tutto più sicuro anche per il bambino.
Sulla parete troviamo, come rivestimento, le stesse piastrelle usate anche per il pavimento della casa e il bagno: un effetto cemento che si sposa perfettamente con il mood semplice e materico, ma deciso, dell’intero loft.
Cucina: Ikea
La cucina combina la semplicità del bianco al calore del legno. È spaziosa – fondamentale per una mamma che cucina spesso – e poi il piano a induzione e il forno con blocco di apertura rendono tutto più sicuro anche per il bambino.
Sulla parete troviamo, come rivestimento, le stesse piastrelle usate anche per il pavimento della casa e il bagno: un effetto cemento che si sposa perfettamente con il mood semplice e materico, ma deciso, dell’intero loft.
Cucina: Ikea
La maggior parte dei complementi d’arredo arrivano dalla sua vecchia abitazione: una serie di oggetti che ha collezionato nel tempo e che raccontano la sua storia, oltre al suo stile. In alto, sulle mensole, una vecchia caraffa bianca di famiglia è usata come vaso, mentre la cesta sul primo ripiano arriva direttamente dall’armadio della nonna. Come si può vedere Roberta ha scelto tinte neutre, uno stile nordico, pattern geometri e contaminazioni green con piante e dettagli arborei.
«Le tinte neutre mi rilassano, odio il colore e tutto quanto è sfacciatamente eccessivo, per questo ho sposato a pieno lo stile nordico per gli interni», racconta Roberta.
«Le tinte neutre mi rilassano, odio il colore e tutto quanto è sfacciatamente eccessivo, per questo ho sposato a pieno lo stile nordico per gli interni», racconta Roberta.
Un armadio contenitore aiuta a mantenere tutto in ordine: tre delle ante in basso sono destinate ai giochi di Angelo. Nessuno crederebbe, vedendola, che in questa casa ci sia un bambino.
In effetti tenere in ordine la casa per chi ha dei piccoli in giro è sempre una sfida: il consiglio di Roberta è quello di realizzare “l’armadio segreto dei giochi”, una soluzione che educa i bambini ad avere un posto specifico per le loro cose.
L’anta più grande invece è usata come cappottiera.
Come nel resto della casa, anche qui sono posizionate diverse piante verdi di cui ama circondarsi.
Vaso stampa geometrico: Maisons du Monde: portavasi zincato: Ikea; vaso verde: Flying Tiger Copenhagen; ceste in rattan: Ikea; svuotatasche: Ypperlig di Hay per Ikea; stampa: Higge di Flying Tiger Copenhagen
In effetti tenere in ordine la casa per chi ha dei piccoli in giro è sempre una sfida: il consiglio di Roberta è quello di realizzare “l’armadio segreto dei giochi”, una soluzione che educa i bambini ad avere un posto specifico per le loro cose.
L’anta più grande invece è usata come cappottiera.
Come nel resto della casa, anche qui sono posizionate diverse piante verdi di cui ama circondarsi.
Vaso stampa geometrico: Maisons du Monde: portavasi zincato: Ikea; vaso verde: Flying Tiger Copenhagen; ceste in rattan: Ikea; svuotatasche: Ypperlig di Hay per Ikea; stampa: Higge di Flying Tiger Copenhagen
L’arredo è stato realizzato gran parte su misura e progettato da chi ha seguito i lavori di ristrutturazione, lo studio Lascia la Scia. Stiamo parlando del mobile all’ingresso, della libreria accanto al divano e l’armadio ricavato nel sotto scala che contiene i vestiti.
Divano: Poltrone e Sofà; gabello: Bevkäm di Ikea; tavolino grigio e cuscino fantasia: Maisons du Monde; cuscini a righe: Ikea; cachepot: Pijama
Divano: Poltrone e Sofà; gabello: Bevkäm di Ikea; tavolino grigio e cuscino fantasia: Maisons du Monde; cuscini a righe: Ikea; cachepot: Pijama
Sotto la scala, le mensole che si possono aprire e chiudere all’occorrenza rendono dinamica la zona relax. Un’idea fai da te facile da replicare con delle corde e una calamita che tiene chiusa la mensola quando non serve.
Nonostante lo spazio cosi ridotto, ogni angolo è stato sfruttato al massimo. Chissà quali segreti conterrà il cassettino sotto il primo scalino?
Colore pareti: pittura Max Meyer HNY 7865. Per il soppalco è stato usato un tono più scuro.
Nonostante lo spazio cosi ridotto, ogni angolo è stato sfruttato al massimo. Chissà quali segreti conterrà il cassettino sotto il primo scalino?
Colore pareti: pittura Max Meyer HNY 7865. Per il soppalco è stato usato un tono più scuro.
La zona notte è stata ricavata al piano superiore sfruttando la doppia altezza dell’appartamento. Su un totale di 3.50 metri, 1.50 metri sono destinati allo spazio in cui è stato posizionato il letto e altri armadi a muro.
Anche se il divano al piano inferiore si trasforma in letto, Angelo al momento dorme con la mamma.
«Per molti sarà sbagliato, ma i vari trasferimenti della mia vita non mi hanno mai consentito di trovare un momento giusto per decidermi a farlo dormire da solo; probabilmente presto quella di sopra diventerà la sua camera», racconta Roberta.
Anche se il divano al piano inferiore si trasforma in letto, Angelo al momento dorme con la mamma.
«Per molti sarà sbagliato, ma i vari trasferimenti della mia vita non mi hanno mai consentito di trovare un momento giusto per decidermi a farlo dormire da solo; probabilmente presto quella di sopra diventerà la sua camera», racconta Roberta.
Se – come Roberta scrive nel suo blog – “gli interni di una casa sono la proiezione dell’anima”, il lavoro di interior designer non è così lontano dal quello di uno scrittore che sa raccontare storie intime e personali al mondo. L’architettura e lo storytelling non sono mai state così vicine.
Cuscino bianco: La Buona Vita di UO*; cuscino azzurro: Stradivarius
Cuscino bianco: La Buona Vita di UO*; cuscino azzurro: Stradivarius
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A casa di… vuole celebrare personalità di spicco del panorama culturale e creativo italiano. L’articolo era collegato ad un concorso: lasciando un commento era possibile vincere un tostapane e un bollitore di Smeg. Il concorso si è concluso il 9 marzo 2018 alle ore 14. Puoi leggere il regolamento qui.
A casa di… vuole celebrare personalità di spicco del panorama culturale e creativo italiano. L’articolo era collegato ad un concorso: lasciando un commento era possibile vincere un tostapane e un bollitore di Smeg. Il concorso si è concluso il 9 marzo 2018 alle ore 14. Puoi leggere il regolamento qui.
Colpo d’occhio
Chi ci abita: Roberta Borrelli di MakeYourHome con il figlio Angelo, 8 anni
Dove: Milano
Superficie: 40 m², zona giorno (cucina, pranzo e salotto), zona notte soppalcata, 1 bagno e lavanderia
Anno di ristrutturazione: 2017
Architetto: il collettivo di architetti Lascia la Scia